Corridoi umanitari: Ragusa, la diocesi accoglie domani una famiglia somala di sette persone

Domani mattina alle 04.30 atterrerà a Roma il primo gruppo di 25 profughi provenienti dall’Etiopia attraverso il corridoio umanitario promosso dalla Cei tramite di Caritas Italiana. Tra coloro che giungeranno in Italia anche due famiglie che saranno ospitate dalle Caritas diocesane di Ragusa e di Ventimiglia-Sanremo nell’ambito del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”. Ad accogliere i rifugiati, all’aeroporto di Fiumicino ci sarà anche il direttore della Caritas di ragusa, Domenico Leggio che li porterà a Ragusa insieme a Luciana Forlino dell’Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana. “Ieri – si legge in una nota – il nostro vescovo, Carmelo Cuttitta, in occasione del 2° anniversario dell’ingresso come pastore della diocesi di Ragusa, ha annunciato alla comunità l’avvio del corridoio umanitario e il coinvolgimento della nostra Chiesa”. A Ragusa arriverà una famiglia somala di sette persone (genitori più cinque bambini dai 2 ai 13 anni). Si tratta, prosegue la nota, “di una famiglia contadina, perseguitata dalle milizie islamiche che reclutano forzatamente gli uomini e violentano le donne, impedendo ai bambini di studiare. Sappiamo che una dei figli soffre di una grave malattia immunitaria e che sono estremamente poveri, non hanno vestiti, scarpe, valigie e nessun bene di valore. Ad Addis Abeba abitano in una baracca fatta di lamiera e di mattoni di fango, senza bagno, senza acqua potabile”. La famiglia abiterà presso la “Dimora del Battista”, messa a disposizione dalla cattedrale San Giovanni Battista. Al suo arrivo a Ragusa sarà accolto dal vescovo, dal vicario generale, don Roberto Asta, dal direttore dell’Ufficio Migrantes, don Rosario Cavallo, e dagli operatori e volontari Caritas.

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