Papa in Myanmar: domani Messa a Yangon, incontro con i monaci buddisti e con i vescovi

(Foto L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

Se quella di oggi è stata la giornata più “politica”, con la visita al presidente Kyaw e l’incontro con il premio Nobel San Suu Kyi, la giornata di domani in Myanmar sarà per il Papa quella più spirituale. Di buon mattino, infatti, alle ore 7.45 (le 2.15 di Roma), Francesco si trasferirà al Kyaikkasan Ground, un’area di circa 60 ettari nel cuore di Yangon adibita alla pratica di una trentina di discipline sportive, dal 1996 sede del Ministero dello Sport, che gestisce l’intero complesso, frequentato in particolare dagli studenti delle scu0le superiori. Sarà questa area ad ospitare la Messa, in programma alle 8.30 (le tre di notte in Italia). Il Papa pronuncerà l’omelia in italiano, con traduzione alternata in birmano, mentre la preghiera dei fedeli verrà letta nelle lingue locali: shan, chin, tamil, karen, hachin, kayan. Dopo il saluto del card. Charles Bo, arcivescovo di Yangon, e la benedizione finale, Francesco alle 10.45 (5.15) si trasferirà all’arcivescovado, distante 6 chilometri dall’area della Messa, dove alle 11 (5.30) pranzerà con il seguito. Gli impegni del pomeriggio inizieranno alle 16 (10.30), con il trasferimento al Kaba Aye Center, a una decina di chilometri, luogo simbolo del buddismo Theravada, dominato dall’omonima pagoda (Kabe Aye payam, la “pagoda della pace mondiale”), uno dei templi buddisti più venerati dell’Asia sudorientale. È lì che si svolgerà, alle 16.15 (10.45) l’incontro con il Consiglio supremo “Sangha” dei monaci buddisti, un Comitato statale di 47 monaci buddisti di alto rango nominati dal Ministero per gli Affari religiosi per un mandato di cinque anni, con il rinnovo di un terzo dei membri ogni tre anni. Istituito nel 1980 per regolare il Sangha (il clero buddista) in Myanmar, la sua funzione consiste nell’accertamento del rispetto del Vinaja (regole di condotta dei monaci Theravada) e l’esclusione di qualsiasi loro coinvolgimento negli affari secolari. La struttura gerarchica è articolata a livello nazionale, regionale e locale. Ad accogliere il Papa sarà il Ministro per gli Affari religiosi e la cultura, Thura U Aung Ko. Dopo il discorso del presidente del “Sangha”, Bhaddanta Kumarabhivamsa, è previsto il discorso del Papa, in italiano con traduzione alternata in birmano. Alle 17 (11.30) il trasferimento in arcivescovado, per l’incontro con i vescovi, alle 17.15 (11.45). Francesco sarà accolto dal presidente della Conferenza episcopale, mons. Felix Lian Khen Thang, vescovo di Kalay, che terrà un discorso cui seguirà il discorso del Papa, in italiano, distribuito con un libretto in inglese ai 22 vescovi del Myanmar. Dopo il discorso, Francesco benedirà la prima pietra di 16 chiese, del Seminario maggiore e della nunziatura apostolica, prima di una foto di gruppo, all’uscita, con 300 seminaristi. Poi, a piedi, il trasferimento in arcivescovado, dove incontrerà in forma privata 30 membri della Compagnia di Gesù che svolgono la loro missione nel Paese, prima della cena, alle ore 19 (13.30) in privato.

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