Immigrazione: Albano (Osce), “canali regolari abbasserebbero il ricorso all’illegalità”

“Le politiche migratorie dovrebbero consentire modi legali per lavoratori, studenti e donne di migrare regolarmente senza doversi affidare ai trafficanti. Così si abbasserebbe il ricorso all’illegalità”. Lo ha detto Teresa Albano, responsabile dell’Ufficio del Coordinatore delle attività economiche dell’Osce, intervenendo al convegno “Migrazione e tratta”, organizzato, oggi alla Lumsa, a Roma, dal Comitato in preparazione alla quarta Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani. “I canali regolari siano effettivamente accessibili e percorribili – l’auspicio di Albano -. La globalizzazione postula la libera circolazione di capitali, merci e servizi. Le politiche migratorie tendono ovunque nel mondo, non solo in Europa, a requisiti più stringenti. Questo crea un paradosso: più chiudiamo i confini più creiamo immigrazione irregolare”. Secondo Albano, bisogna osservare anche le conseguenze dell’immigrazione irregolare, che crea “effetti di depressione”. “Si crea un mercato di lavoro a doppia velocità e circoli viziosi dove perdono tutti. Assistiamo a una globalizzazione della mercificazione degli essere umani. Dovremmo lavorare per una globalizzazione dei diritti, sarebbe economicamente profittevole per tutti”.

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