Vescovi spagnoli: proposta di legge contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale è “fondamentalista”

Secondo i vescovi spagnoli è “fondamentalista” la proposta di legge presentata il 12 maggio scorso al Congresso dei deputati dal gruppo parlamentare confederale di Unidos Podemos-En Comú Podem-En Marea contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, l’identità o l’espressione di genere e caratteristiche sessuali e l’uguaglianza sociale di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender e intersessuali. Presentando stamane in conferenza stampa a Madrid le conclusioni dei lavori dell’assemblea plenaria dei vescovi spagnoli (svoltisi dal 20 al 24 novembre scorsi), il segretario generale e portavoce don José María Gil Tamayo ha sottolineato che la Chiesa “rispetta la dignità di tutte le persone indipendentemente da qualsiasi caratteristica o condizione”, ma che la proposta legislativa presentata “esclude altre visioni sull’essere umano” e riduce “libertà fondamentali come la libertà religiosa o ideologica, la libertà di espressione o di stampa”, e metterebbe in quindi in atto una vera e propria “censura”. La discussione in plenaria è avvenuta dopo che il vescovo di Bilbao mons. Mario Iceta Gavicagogeascoa, che è presidente della Sottocommissione episcopale per la famiglia e la difesa della vita, ha presentato la detta proposta di legge.

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