Violenza sulle donne: card. Ravasi, “ascoltare, combattere indifferenza, riscoprire amore”. Min. Fedeli, “scuola ha ruolo fondamentale”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Ascoltare l’altro. Sapere di avere una persona di cui fidarsi può essere un’oasi, un primo punto di partenza per ricostruire” e per “combattere l’indifferenza, che è una delle più grandi malattie del nostro tempo”. Il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, commenta così la risposta data da Lorenzo, 17 anni, alla domanda “cosa si può fare per aiutare una ragazza che ha subito delle violenze?”. “Si ascolta”, la risposta del giovane. Teatro del dialogo, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (Miur) dove questa mattina, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il card. Ravasi e la ministra Valeria Fedeli si sono confrontati con i ragazzi e le ragazze dei licei di Roma. Nel corso dell’incontro, organizzato dal “Cortile dei gentili” e dal Miur, Giulia, 18 anni, solleva una questione tanto drammatica quanto comune: “Tante donne sono così legate al proprio partner, che non solo non lo denunciano, ma spesso rifiutano l’aiuto degli altri, addirittura li accusano, li allontanano”. “Purtroppo – la risposta di Ravasi – è frequente che una donna difenda una relazione malata. Spetta a noi – nella figura di un amico, di un familiare e soprattutto della comunità educante – convincerla che sta facendo uno sbaglio”.

Dialogando con i giovani, il cardinale spiega: “La sessualità è una componente dell’essere umano, guidata dall’istinto. L’eros, invece, è guidato dalla bellezza e dalla tenerezza dei sentimenti. Ma solo l’amore è donare e donarsi. L’errore dell’uomo è chiamare amore tutto il resto. Il lavoro da fare è questo. È riscoprire e ricordare la bellezza e l’importanza dell’amore, inteso come rispetto, come reciprocità”. Concorda Fedeli: “Non è amore se c’è violenza, qualunque sia la forma”. “Oggi – prosegue la ministra – dialoghiamo con studentesse e studenti perché la scuola ha un ruolo fondamentale nella lotta alla violenza contro le donne. Per questo abbiamo emanato le linee guida per la prevenzione della violenza di genere”. Nel corso dell’evento gli studenti hanno assistito allo spettacolo “Undicesimo comandamento: uccidi chi non ti ama” dell’Associazione Opera Liquida, compagnia teatrale della I Casa di reclusione Milano Opera, che si propone di incoraggiare le donne vittime di violenza a reagire utilizzando gli strumenti legislativi esistenti.

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