Papa Francesco: a conferenza internazionale sindacati, “oggi non è più in gioco solo la dignità di chi è occupato, ma la dignità del lavoro di tutti, e della casa di tutti”

“Nel contesto attuale, conosciuto come la quarta rivoluzione industriale, caratterizzato da questa ‘rapidazione’ e dalla sofisticata tecnologia digitale, dalla robotica e dall’intelligenza artificiale, il mondo ha bisogno di voci come la vostra”. È l’omaggio del Papa ai sindacati, nella lettera inviata al termine della conferenza internazionale organizzata in Vaticano. Francesco ha consegnato ai presenti altre tre “T”: “lavoro (trabajo), tempo e tecnologia”. La “continua accelerazione dei cambiamenti” e “l’intensificazione dei ritmi di vita e di lavoro”, osserva Francesco, “non favoriscono lo sviluppo sostenibile né la sua qualità”. “Sono i lavoratori che, nel loro lottare per la giornata lavorativa giusta, hanno imparato ad affrontare una mentalità utilitaristica, di corto raggio e manipolatrice”, l’analisi del Papa: “Per questa mentalità, non importa se c’è degrado sociale e ambientale; non importa che cosa si usa e che cosa si scarta; non importa se c’è lavoro forzato di bambini o se si inquina il fiume di una città. Importa solo il guadagno immediato. Tutto si giustifica in funzione del dio denaro”. Ai sindacati, Francesco affida il compito di “combattere questa patologia” e di correggerla, mostrando che “è possibile una cultura dell’incontro e della cura”. “Oggi non è più in gioco solo la dignità di chi è occupato, ma la dignità del lavoro di tutti, e della casa di tutti, la nostra madre terra”, il grido d’allarme di Francesco.

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