Lavoro: Pavanelli (Conf. internaz. servizi pubblici), “siamo operai della fabbrica dei diritti”

“I lavoratori dei servizi pubblici sono operai della fabbrica dei diritti”. Ne è convinta Rosa Pavanelli, segretaria generale della Confederazione sindacale internazionale dei servizi pubblici, che intervenendo alla Conferenza internazionale delle organizzazioni sindacali, in corso in Vaticano, ha rilanciato il “contributo fondamentale” della Laudato si’ “per un nuovo umanesimo nel quale lo sviluppo individuale di ogni essere umano si integra con lo sviluppo armonico della società”. “Abbiamo paura di utilizzare la parola ‘popolo’ – ha denunciato la relatrice – perché la identifichiamo con gli slogan della destra più reazionaria, conservatrice e xenofoba, ma il popolo è l’identità e l’insieme degli individui che chiedono il rispetto della loro dignità”. “Dobbiamo avere cura della persona, degli individui, dei popolo e della casa comune della terra”, ha detto Pavanelli, soffermandosi sul ruolo dei servizi pubblici che nel mondo “fanno funzionare le scuole, garantiscono l’accesso alle cure e alla salute, il diritto all’acqua potabile e ai servizi sanitari”. “Non sempre siamo coerenti”, ha ammesso l’esperta citando, ad esempio, “i danni profondi che causa la privatizzazione dei beni pubblici”. Anche le organizzazioni sindacali, allora, devono “saper riconoscere i loro limiti e le loro mancanze, quando fanno accordi che poi non verificano o mostrano timidezza nel denunciare le disuguaglianze”.

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