“Avvenire” apre la sua prima pagina con il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale per la pace 2018, in cui Francesco invita all’apertura contro la paura. Alimentare i timori semina violenza, si dice nel testo, con un richiamo alla politica perché non cavalchi il timore dello straniero a fini elettorali. Poi l’appello a non respingere migranti e profughi verso luoghi in cui sono perseguitati. La grande fotocronaca è per l’eccidio in una moschea del Sinai egiziano, dove 235 fedeli sono stati massacrati, probabilmente da jihadisti musulmani. L’editoriale è dedicato alla Giornata contro la violenza sulle donne. Massimo Calvi, uno dei capiredattori di “Avvenire”, scrive: “Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si può provare a interpretare da una prospettiva un po’ diversa lo tsunami emblematico che si è generato con lo scoppio del ‘caso Weinstein’ il produttore di Hollywood accusato di abusi sessuali da decine di attrici per fatti accaduti diversi anni fa. Come è noto la marea si è estesa in breve tempo ad altri personaggi dello spettacolo, ad altri ambiti professionali (dalla politica al giornalismo), finendo per sommergere o almeno toccare moltissimi Paesi, compresa l’Italia. E non sembra destinata a esaurirsi in fretta. Con tutta evidenza quello che sta avvenendo è un passaggio epocale, un momento nel quale le donne, soprattutto in Occidente, stanno scorgendo la possibilità di liberarsi dalle violenze e dai soprusi che sono state costrette a subire per lungo tempo negli ambiti in cui si esercita il potere, soprattutto dove questo è gestito dagli uomini, cioè quasi ovunque”. A centro pagina, un titolo per la politica, con l’accelerazione verso un accordo che porti all’approvazione dello Ius culturae e della legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Fra i “temi” richiamati in prima pagina, un’inchiesta sulle ricchezze dei mari, il sesto continente conteso; e un commento di Francesco Gesualdi sul Bangladesh, alla vigilia del viaggio del Papa in Asia.