Sfregio a scuola Anna Frank: don Florio (Pesaro), “i giovani spesso non si rendono conto dell’orrore della Shoah”

“Chi tocca la radice ebraica tocca anche la radice del cristianesimo”. Lo scrive don Mario Florio, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo, sul settimanale “Il Nuovo Amico” (Pesaro-Fano-Urbino), a proposito della svastica apparsa sull’insegna della scuola dedicata ad Anna Frank. “Di nascosto, speriamo non protetti da omertà, è stato compiuto uno sfregio alla scuola ‘Anna Frank’. Sarebbe utile e necessario parlare a viso aperto con chi lo ha fatto. Per quanto conosciamo il nostro territorio, il lavoro educativo va ogni giorno nella direzione di una formazione attenta e rispettosa dei valori altrui, delle differenze sia religiose che razziali”. Il sacerdote lancia un appello agli autori del gesto: “Venite fuori, confrontatevi lealmente con gli altri. Perché questo atto così penoso e vigliacco?”. Don Florio ha espresso poi apprezzamento per l’iniziativa del sindaco di indire in Sinagoga la lettura del diario di Anna Frank con gli studenti. “Ma c’è ancora tanto lavoro da fare, specialmente tra i giovani che spesso non si rendono conto dell’orrore della Shoah. Ma Anna Frank ha preso la parola per parlare a cuore aperto ancora una volta anche a loro, coetanei del XXI secolo”.

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