Salute: Commissione Ue, in Italia “tendenza negativa per i vaccini” che invece servono a “prevenire malattie e decessi”

(Bruxelles) “Per raggiungere l’obiettivo di una copertura vaccinale del 95% stabilito dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2012 è stato approvato un piano vaccinale nazionale che sottolinea il diritto alla vaccinazione, obbligatoria e inclusa nei Lea” (Livelli essenziali di assistenza). Lo si legge nella relazione della Commissione sullo “stato di salute” della sanità nei Paesi Ue a proposito dell’Italia. “Sebbene nel 2012 i tassi di copertura fossero perlopiù superiori all’obiettivo del 95%, negli ultimi anni si è osservata una tendenza negativa e nel 2015 per alcuni vaccini specifici (Dtp3, Mcv, HepB3) la copertura è scesa di 3-5 punti percentuali”. Per effetto della riduzione delle vaccinazioni, “nel 2016-2017 – spiega la Commissione – si è verificata una preoccupante epidemia di morbillo, con un totale di 865 casi nel 2016 e 2.851 casi registrati fino a giugno 2017. Dei casi segnalati nel 2017, l’89% dei soggetti (principalmente bambini) non era stato vaccinato, mentre al 6% era stata somministrata soltanto la prima dose del vaccino (il che aumenta le probabilità di contagio rispetto alla copertura con entrambe le dosi)”. “Per fare fronte alla riduzione della copertura vaccinale, nel mese di maggio 2017 per i bambini che frequentano la scuola sono stati resi obbligatori dodici vaccini”.
Dopo aver reso noti questi dati, il commissario alla salute, Vytenis Andriukaitis, ha affermato: “I vaccini sono uno dei più efficaci strumenti di prevenzione di decessi e malattie, non c’è nessuno che lo mette in dubbio a livello scientifico. Se i genitori non capiscono ciò che stanno facendo, i governi sono obbligati a intervenire per garantire la salute dei bambini”. Poi, a proposito dei movimenti no-vax: “Mi piacerebbe invitare la gente di questi movimenti a visitare le tombe” dei bambini morti perché non sono stati vaccinati e “a riflettere su ciò che fanno”. “Questi movimenti ci riportano ai tempi in cui non c’era conoscenza scientifica”.

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