Luigi Sturzo: Palladino (ex presidente Centro internazionale studi), “prete scomodo che ha onorato la Chiesa”

“Luigi Sturzo fu esiliato due volte. La prima dal fascismo, la seconda dalla Democrazia cristiana dopo la sua morte”. Il ritratto compiuto da Giovanni Palladino, ex presidente del Centro internazionale studi Luigi Sturzo, è inedito, privato e frutto di una lunga ricerca. Suo padre, Giuseppe, fu amico dello studioso, uomo politico, economista e sacerdote. In onore di quella amicizia, Palladino ha chiesto l’apertura nel ‘95 della causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio che finalmente oggi vede la chiusura in sede lateranense. Le motivazioni della causa e il giudizio conclusivo del Tribunale sono stati illustrati questa mattina a Roma presso l’Istituto Luigi Sturzo. “Mio padre – ha ricordato Giovanni Palladino – era un economista ed è stato il più vicino a don Sturzo. Insieme a lui organizzò per quattro anni dei corsi di formazione politica ed economica post-laurea perché volevano creare una palestra per la classe dirigente”. Per la causa, Palladino racconta di aver girato il mondo al fine di raccogliere le testimonianze. “Ho conosciuto personaggi straordinari – continua a margine della conferenza – che hanno rilevato tanti particolari. Mi sono arricchito e forse oggi posso dire che conosco Sturzo più di mio padre”. Per lui, don Sturzo “è stato un prete scomodo, il suo messaggio ha onorato stupendamente la Chiesa che oggi è assediata da cattivi esempi. Il nostro Paese non ha recepito la sua testimonianza. Abbiamo dimenticato il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa”. “Sturzo – ha proseguito – diceva sempre che la sua opera non fosse farina del suo sacco ma derivasse dal Vangelo. La Chiesa oggi riconosce la validità del suo grido che è quello del Vangelo che dobbiamo riportare nella quotidianità per sperare in un migliore futuro”. A proposito della conclusione della fase diocesana, Palladino ha aggiunto: “Tanta gente mi ha detto che avrei fatto un buco nell’acqua. Abbiamo creduto che la Chiesa avrebbe realizzato questo risultato grazie a tutta la squadra del Vicariato a cominciare da mons. Tasciotti. Un lavoro fantastico che ho avuto la grazia di seguire. Vedrete – ha concluso – che farà rumore perché il segreto di Sturzo sta uscendo dalla cantina e in prospettiva sarà sempre più studiato”.

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