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Germania: “Chiesa condanna ogni forma di violenza contro le donne. Abolire mutilazione genitale”. Nel Paese 50mila casi

“La Chiesa condanna ogni forma di violenza contro le donne”, dichiara mons. Franz-Josef Bode (Osnabrück), presidente della Commissione pastorale dei vescovi tedeschi in un messaggio che guarda alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Egli si sofferma soprattutto sulla mutilazione genitale femminile, definita come “un’espressione di discriminazione e violenza” contro le donne in tutto il mondo, “strettamente legata all’immagine sociale dei ruoli di genere maschile e femminile”. Essendo una violazione dei diritti umani, “la mutilazione genitale femminile deve essere abolita e ostracizzata in tutto il mondo”, afferma mons. Bode, esprimendo la necessità che “le persone dei gruppi a rischio siano informate della situazione legale e delle possibilità di assistenza in Germania, dei diritti delle ragazze, degli elementi medici” legati a questa pratica. Il vescovo fa appello a medici, ostetriche, educatori e insegnanti in Germania ad affrontare l’argomento e a offrire alle “ragazze e alle donne rifugiate la protezione speciale, la consulenza mirata e il sostegno specifico al genere” di cui hanno bisogno. Secondo “dati empirici” raccolti dal ministero federale per la Famiglia, in Germania sono quasi 50mila le donne e ragazze che hanno subito la mutilazione. Altre 1.500 – 5.700 ragazze sono in grave pericolo. Il numero è aumentato con l’arrivo di rifugiati da Eritrea, Iraq, Somalia, Egitto ed Etiopia. Tra di loro, molte donne in fuga da questa pratica.

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