Diocesi: mons. Leuzzi (vescovo eletto Teramo-Atri), “non ci sarà futuro per l’umanità senza l’onestà intellettuale e un rinnovato senso del dovere”

“Quando ci raduniamo per questi motivi è sempre un’occasione di rendimento di grazie al Signore e di gioia perché la vita della diocesi continua il suo cammino e vive una sua fecondità”. Lo ha detto oggi l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo apostolico del Laterano, dando l’annuncio delle nomine effettuate dal Pontefice, in contemporanea con la Sala Stampa della Santa Sede. Mons. De Donatis ha annunciato, innanzittto, il nuovo incarico comunicato dal Santo Padre per il vescovo Lorenzo Leuzzi, chiamato a guidare la diocesi di Teramo-Atri, e ha aggiunto: “Vorrei semplicemente ricordare che don Enzo ha fatto in diocesi un lungo percorso di servizio, molto intenso, ad iniziare dagli anni di presenza come assistente spirituale degli studenti dell’Università Cattolica presso il Policlinico Gemelli in cui, sappiamo bene, ha coniugato la passione per il mondo universitario con la sua esperienza professionale dato che proprio in quella sede aveva completato gli studi di Medicina”.
Mons. Leuzzi, quando ha preso la parola, dopo aver parlato della sua “esperienza romana”, ha letto la lettera pastorale inviata ai fedeli dell’arcidiocesi di Teramo-Atri: “Vengo tra voi con grande gioia dopo aver servito la Chiesa di Roma fin dall’inizio della mia ordinazione sacerdotale. Non finirò mai di ringraziare il Signore per questi anni di ministero inaspettato, immeritato e sorprendente. La vicinanza del Papa, vescovo di Roma, è stata l’esperienza più bella che desidero condividere con voi apprestandomi a svolgere un nuovo ministero pastorale”. “Di fronte a noi – si legge in un altro pssaggio della lettera – ci sono sfide che testimoniano che il tempo della transizione non è ancora finito. Anzi! Le sfide si fanno più acute e minacciose: dalla crescente povertà alla preoccupante crisi della democrazia anche nei Paesi occidentali. A noi, uomini e donne sobri e laboriosi della Chiesa che è in Teramo-Atri, il Signore chiede di dare testimonianza che non ci sarà futuro per l’umanità senza l’onestà intellettuale e un rinnovato senso del dovere. È un impegno esigente di tutti i battezzati a cui guardano con simpatia e ammirazione talvolta nascosta o mascherata da sofferta solitudine, tanti uomini e donne che non frequentano più le nostre comunità ecclesiali”.

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