#CongressoFidae2017: Rasfeld (Esbz Berlino), studenti motivati e coinvolti. Tra le materie “responsabilità”, “sfida”, “empatia”

Dispiegare il pieno potenziale della persona coinvolgendo in prima persona gli studenti nella propria istruzione e nell’apertura delle scuole verso la società. È il metodo impiegato da Margret Rasfeld, l’educatrice che ha fatto della Evangelische Schule Berlin Zentrum (Esbz) di Berlino una scuola all’avanguardia in cui gli allievi raggiungono straordinari risultati in termini di apprendimento e tra le cui materie di insegnamento sono previste “responsabilità” e “sfida”. Un metodo che sta suscitando l’attenzione di diversi Paesi europei. Ad illustrarlo è stata lei stessa oggi a Roma, nel corso del congresso della Fidae (Federazione istituti di attività educative), “Quale scuola per il XXI secolo? Educatori e ragazzi del terzo millennio a confronto” che si chiude domani. “Promuovere motivazioni e sicurezza di sé negli studenti, oltre ad un cambiamento del sistema scolastico in funzione delle sfide del 21° secolo”, gli obiettivi. Fondata nel 2007 a Berlino, la Evangelische Schule Zentrum prevede che gli allievi imparino in gruppi inclusivi e di età diverse, definiscano e monitorino i propri progetti e utilizzino gli insegnanti come coach, ma va ben oltre. A scuola, spiega Rasfeld, “nelle assemblee gli alunni imparano ad elogiare pubblicamente i propri coetanei coltivando feedback ed empatia”. Tra le materie compare “responsabilità”, che consiste “nell’impegno civico per la comunità locale”. Inoltre, ogni anno e per tre anni consecutivi, ogni studente deve affrontare una “sfida” di tre settimane, “scelta da lui stesso, all’esterno della scuola con un minimo budget, come fare escursioni attraverso la Germania o contribuire a costruire qualcosa in un’istituzione sociale”. Prevista inoltre un’esperienza interculturale di tre mesi in un progetto sociale o ecologico in un altro paese.

 

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