Agrigento: lettera del settimanale diocesano al nuovo presidente della Regione, “salvate la cattedrale”

“Cari Nello e Gaetano, salvate la cattedrale, o almeno provateci seriamente, approvando nei primi cento giorni tempi e finanziamenti certi per i progetti di messa in sicurezza definitiva del colle e delle fabbriche. E salvate anche l’Università, favorendo la rimessa a regime di tutte le facoltà sospese dall’Ateneo di Palermo per mancanza di fondi, ma soprattutto di programmazione seria e di vero dialogo”. Lo scrivono nella lettera al neopresidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, e al suo vice, Gaetano Armao, pubblicata sull’ultimo numero del settimanale dell’arcidiocesi di Agrigento “L’Amico del Popolo” il direttore, Carmelo Petrone, e Giuseppe Riccobene. Un testo per “condividere con voi due temi che stanno particolarmente a cuore”, interpretando “i sentimenti di tanti altri cittadini della provincia e della città di Agrigento”. “Negli ultimi quindici anni, il rischio potenziale – di per sé molto elevato – è stato aggravato a dismisura da una somma di fattori esterni gravi e deleteri, che nulla hanno a che fare con la geologia: disattenzione, mediocrità, sciatteria, burocratismo, inefficacia di quegli organismi politico-amministrativi regionali e nazionali – si legge nel testo – che, tuttavia, non hanno mai lesinato tempo per passerelle, foto e interviste in cui si è descritta la soluzione come a un passo dall’essere raggiunta”. Adesso, però, “gli studi ci sono, documentati e coerenti, e a questo punto le ipotesi progettuali possono diventare esecutive ed essere realizzate, come in un qualsiasi posto normale”. Sul colle di Agrigento, però, “è avvenuto l’esatto contrario: la serietà non ci ha accompagnato, abbiamo assistito a rivendicazioni di risultati mai conseguiti, neppure da lontano”.

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