Parlamento europeo: Bruxelles, conferenza su partenariato Ue-Unione africana. Tajani, “serve un nuovo inizio”

(Bruxelles) “Il Summit di Abidjan in Costa d’Avorio della prossima settimana segni un nuovo inizio nelle relazioni tra l’Europa e l’Africa”. È l’auspicio espresso questo pomeriggio dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in apertura della Conferenza verso un nuovo partenariato con l’Africa promossa nell’emiciclo di Bruxelles a una settimana dal Summit che vedrà riuniti in Costa d’Avorio i capi di Stato e di governo di Unione europea e Unione africana. “Per molti anni – ha dichiarato Tajani – l’Ue non ha guardato all’Africa con l’attenzione dovuta. Spesso ci siamo voltati dall’altra parte, senza maturare una reale consapevolezza del nostro primario interesse strategico per l’Africa. L’Europa si è mossa in ordine sparso, con una pluralità di voci dissonanti, perseguendo interessi e agende diverse. La conseguenza è stata un percorso lastricato di buone intenzioni, ma con molte opportunità mancate e scarsi risultati. Senza incidere davvero, politicamente e economicamente, sul futuro del continente”. “La globalizzazione e i flussi migratori hanno dimostrato che alzare muri o barriere non è la soluzione. I problemi dell’Africa sono anche i problemi dell’Europa”, ha proseguito Tajani che ha però sottolineando la volontà del Parlamento europeo di opporsi a “flussi migratori incontrollati”.
“Molti Paesi africani stanno già dimostrando che il loro continente offre vere opportunità: nel 2016, cinque economie dell’Africa sono nella top ten di chi cresce più al mondo” ha ricordato Tajani, per questo l’Unione è pronta a investire attraverso un piano d’investimenti per l’Africa di 3,4 miliardi di euro, “ma non è sufficiente”. “Dobbiamo lavorare – ha concluso Tajani, da tempo sostenitore di un “Piano Marshall” per l’Africa – affinché nel prossimo bilancio pluriennale Ue il fondo sia dotato di almeno 40 miliardi”. In apertura di conferenza è intervenuto anche il presidente del parlamento Panafricano Roger Nkodo Dang che ha ribadito la necessità di “ridare slancio al partenariato politico tra Ue e Africa” perché le aspettative che ne avevano dettato la nascita nel 2007 “sono state disattese”.

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