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Ergastolo a Mladic: mons. Tomasevic (Conferenza episcopale Bosnia-Erzegovina), “sentenza che richiama il triste passato”

“La sentenza odierna mi ricorda le cose terribili successe durante la guerra, di alcune delle quali sono stato testimone, essendo segretario del cardinale Puljic con cui ho girato in lungo e in largo il Paese”: è il commento a caldo, rilasciato al Sir da mons. Ivo Tomasevic, segretario generale della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina, a proposito della condanna all’ergastolo per Ratko Mladic, l’ex comandante dell’esercito serbo bosniaco emessa oggi dalla Corte del Tribunale penale internazionale dell’Aia. Nel ricordare quel periodo, mons. Tomasevic esprime la propria “tristezza” perché allora “si praticava una politica che ha avuto come risultato moltissime vittime, persone cacciate via dal proprio villaggio, case distrutte, chiese e moschee rase al suolo. Ci sono stati tantissimi crimini e molte delle persone coinvolte probabilmente non si rendevano conto di quello che facevano, si agiva secondo l’atmosfera che si era creata”, afferma. Mons. Tomasevic è inoltre dispiaciuto per il fatto che dopo molti anni non emerge alcun desiderio di ammettere le proprie colpe. “Anche Mladic come tutti noi un giorno sarà di fronte al Signore, giudice della vita, e la sua odierna reazione rattrista”. “Bisogna poter ammettere di avere fatto del male e chiedere scusa per quello che è stato fatto, e se possibile rimediare almeno parzialmente il male compiuto”. Tomasevic ritiene che “in Bosnia-Erzegovina sia necessaria una struttura che aiuti i profughi e le vittime della guerra”.

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