Diocesi: mons. Gianotti (Crema) a Papa Francesco, “assicuriamo preghiera e attenzione per il viaggio in Myanmar. Preghi perché sia riconosciuto il martirio di padre Cremonesi”

“La sua prossima visita apostolica in Myanmar e Bangladesh mi spinge a scriverle in condivisione del legame che unisce la Chiesa di Crema con la Chiesa in Myanmar” in quanto “sta sostenendo presso la Congregazione delle cause dei santi una causa di beatificazione per un proprio figlio, il missionario del Pime padre Alfredo Cremonesi, nato nel 1902 e ucciso in fama di martirio a Donoku (diocesi di Toungoo), appunto in Myanmar, il 7 febbraio 1953”. Lo ha scritto il vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, in una lettera inviata a fine agosto a Papa Francesco. Il contenuto della lettera, nella quale il vescovo assicura al Papa “il sostegno della preghiera e l’attenzione per i gesti e le parole che rivolgerà ai cattolici e a tutte le persone che incontrerà in Myanmar” e chiede “una sua preghiera particolare, nel corso della visita, perché, se Dio lo vorrà, sia riconosciuto il martirio di padre Cremonesi”, è stato diffuso in questi giorni quando mons. Gianotti ha scritto ai fedeli della diocesi cremasca perché ognuno voglia “ricordare in modo speciale a Dio questo viaggio del Papa, prima di tutto per lui, e per il bene delle Chiese e dei Paesi che visiterà; e poi anche perché giunga a compimento, se Dio vorrà, la causa di beatificazione di padre Cremonesi”. “La Positio della causa – ricorda il vescovo nella lettera al Papa – fu esaminata dai consultori storici della Congregazione il 13 maggio 2014″, grazie ai quali è stata approfondita la Positio stessa “per quanto riguarda la questione della uccisione in odium fidei; a seguito di questo approfondimento, che ha permesso di rispondere positivamente ai dubbi sollevati dai consultori, la causa si prepara ora ad affrontare l’esame dei consultori teologi, previsto per gennaio 2018”. Gianotti ha assicurato a Francesco anche “uno speciale personale ricordo per quanto riguarda la visita in Bangladesh, Paese che ho avuto la grazia di visitare qualche anno fa”.

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