Arma dei Carabinieri: card. Bassetti, per vincere criminalità e mafia serve “nuovo patto sociale”

“Senza Dio non c’è morale”. Nella Messa celebrata oggi a Incisa Scapaccino per l’Arma dei Carabinieri, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, citando Dostoevskij, ha ricordato che “il radicamento più serio d’ogni virtù umana è quello della consapevolezza di essere sempre dipendenti da una autorità immensamente più alta, l’autorità di Dio, senza il quale nessun valore e nessun principio etico ha seria consistenza e significato”. “Voi, che nell’opera di prevenzione e di repressione state a continuo contatto con i malesseri della società, sapete quanto poco valgano e durino regole solo formali, che non abbiano una autorevolezza più consistente del semplice accordo tra le parti”, ha proseguito rivolgendosi ai presenti: “È la consapevolezza d’avere un Dio giudice e padre che aiuta a vincere le tendenze negative presenti in ognuno di noi, inclinazioni che invece vengono continuamente accarezzate da chi ha interesse al malaffare”. “La verifica l’abbiamo nella cosiddetta microcriminalità, nell’organizzazione raffinata delle forme delinquenziali, nel sopruso quotidiano e incessante a danno dei deboli e degli indifesi; nelle manifestazioni mafiose presenti – purtroppo – in vaste zone d’Italia, nella diffusione devastante della droga e in altre attività malavitose”, la denuncia di Bassetti. “Occorre tornare ad una vita di maggiore serietà e rigore, di rispetto reciproco e di sobrietà”, la proposta: “Occorre un nuovo patto sociale, che vada oltre le angustie ideologiche e i bassi interessi, ma coinvolga appieno il mondo dell’educazione, della giustizia e della politica”.

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