Diocesi: Terni, oggi il convegno “Quale carità per gli anni 2020”

Oggi, nella parrocchia di Sant’Antonio a Terni, si terrà il secondo convegno della carità sul tema: “Quale carità per gli anni 2020 nella diocesi di Terni-Narni-Amelia”. A due anni dal precedente incontro diocesano, la Chiesa locale è chiamata a verificare il cammino percorso e rinnovare l’azione pastorale, adattandola ai bisogni e alla situazione odierna. Un incontro che raduna il mondo vasto delle persone impegnate in ambito caritativo, dagli operatori e volontari della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, ai gruppi e movimenti e associazioni di volontariato. Al convegno interverranno il vescovo Giuseppe Piemontese, il direttore della Caritas diocesana, diacono Ideale Piantoni, che illustrerà il piano pastorale della carità in diocesi, Nunzia De Capite, psicologa e responsabile delle Relazioni della Caritas Italiana che presenterà alcune linee pastorali alla diocesi, l’assessore ai servizi sociali del comune di Terni Francesca Malafoglia, che parlerà delle attività del comune di Terni nel sociale e nel volontariato, Francesco Venturini, presidente dell’associazione di volontariato San Martino, che illustrerà le attività delle opere segno della Caritas in risposta alla povertà gestite dall’associazione.
“In questi due anni sono cambiate alcune cose importanti nel comprensorio ternano e nello scenario economico politico – spiega il direttore della Caritas diocesana – per cui sentivamo il bisogno di una verifica della situazione e cercare un orientamento per il futuro. La mia sensazione di inversione di rotta tra povertà extra comunitarie e povertà italiane ha trovato reale riscontro nel quotidiano. Alcune misure ministeriali e regionali come il Sia o l’aiuto alle neo maternità, hanno, di fatto, diminuito le domande di aiuto delle famiglie numerose e con maternità, notoriamente extracomunitarie; di contro, il prolungarsi della crisi economica, ancora grave nel nostro territorio, ha accentuato i problemi dei nuclei italiani: affitti, sanità, problemi legali, crisi famigliari e altro. Era perciò doveroso interrogarsi tra associazioni caritative ecclesiali socio-assistenziali e istituzioni per fare il punto del presente e volgere, tutti insieme, uno sguardo verso il futuro, non dimenticando le linee guida della Caritas nazionale, per affrontare insieme i vari problemi e individuare percorsi possibili da seguire nei prossimi anni”.
Durante il convegno, sono previsti dei laboratori in cinque ambiti: attenzione agli ultimi, rete di comunione; immigrazione e integrazione; osservatorio povertà, ascolto e presa in carico; casa e lavoro; promozione del volontariato e formazione-educazione alla carità. Al termine dei lavori saranno presentate le idee ed i suggerimenti innovativi nati dal convegno.

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