Cina: p. Spadaro, “gesuiti pionieri della sinizzazione dell’Occidente”

“I padri gesuiti sono stati pionieri della sinizzazione dell’Occidente”. Lo ha affermato questa sera padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, presentando a Roma, nella sede della rivista, il libro “Nell’anima della Cina. Saggezza, storia, fede”. Il volume, curato dallo stesso Spadaro, raccoglie gli approfondimenti pubblicati su “La Civiltà Cattolica” i cui autori – tredici gesuiti in tutto – sono sia europei sia cinesi. L’opera – ha spiegato – “è frutto del laboratorio della rivista, una delle più antiche del monde. Negli ultimi 21 mesi sono stati prodotti 13 articoli” con l’obiettivo di “entrare con discrezione, umiltà nel cuore della Cina”. Spadaro ha ricordato l’intervista di Papa Francesco su Asia Time nella quale ha spiegato “quello che ha rappresentato per me la Cina”. Il direttore de “La Civiltà Cattolica” ha richiamato l’opera dei “gesuiti italiani, soprattutto siciliani” per poi soffermarsi sul ruolo di Matteo Ricci, il cui esempio “è stato richiamato da Papa Francesco sul numero 4.000 della rivista”. E se “il mappamondo offre una visione unitaria del mondo, in un mondo diviso com’è il nostro, in un mondo di muri e di ostacoli l’ideale dell’armonia e di una terra in pace deve animare la nostra azione”. Spadaro ha evidenziato come Papa Francesco abbia più volte parlato della “civiltà dell’incontro come alternativa all’inciviltà dello scontro”. Ritornando al libro e ai testi contenuti, ha sottolineato che vogliono anche “contribuire alla riflessione sulla vita della Chiesa cattolica in Cina”. “Da queste voci, si comprende come anche oggi lo sviluppo e il progresso economico non hanno eliminato i bisogni spirituali, tutt’altro”. “Il cristianesimo va pensato in termini cinesi e alla luce della grande filosofia e saggezza cinese”. E ha concluso rilevando che “la Chiesa in Cina è chiamata ad impegnarsi con slancio nella sua missione di annunciare il Vangelo per contribuire nel modo più efficace al bene del popolo cinese. Bisogna prendere tempo per far crescere un rapporto di fiducia, che più che una meta è una via, un mezzo”.

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