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Ue-Polonia: scontro in aula a Strasburgo tra gli eurodeputati Lewandowski e Legutko

Ryszard Antoni Legutko

(Strasburgo) “Assistiamo a continui abusi di potere in Polonia. Ma il mio Paese è diverso dal governo. Diciamo no a chi calpesta la Costituzione, no a razzismo e xenofobia. I mass media sono controllati dal governo e ne sono un megafono…”. È un vero e proprio sfogo quello dell’eurodeputato polacco Janusz Lewandowski, del gruppo liberale, già commissario europeo, che denuncia lo “scivolamento” del suo Paese verso una situazione di carenza di democrazia. “Il governo in carica – dice – in poco tempo ha rovinato la posizione internazionale della Polonia”, isolandola dalle democrazie europee. “Il nostro governo vuole solo i soldi dall’Unione europea, senza rispettarne le regole”. Di avviso completamente diverso un altro eurodeputato polacco, il conservatore Ryszard Antoni Legutko: “Tutti contro la Polonia e il suo governo eletto democraticamente”. “Il Paese è con noi, invece qui assisto a un’orgia anti polacca”. “Tutti d’accordo, Weber”, capogruppo dei Popolari, “i socialisti, i liberali, la sinistra… Tutti a dire: ma questa Europa orientale osa decidere da sola?”. Legutko insiste: “Le azioni intraprese dalla Commissione e dal Parlamento europeo contro la Polonia sono illegali. Qui ci sono due pesi e due misure, cosa mi dite della Catalogna?”. A sostegno delle posizioni di Legutko le voci di altri deputati polacchi, dei Paesi Bassi, della Catalogna e del Regno Unito.

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