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Papa Francesco: udienza, “andiamo a messa, non al museo”. Fare “come i bambini”, non come “i pappagalli”

foto SIR/Marco Calvarese

“Per entrare nel Regno dei cieli è necessario farsi piccoli come bambini”. Lo ha detto il Papa, durante la catechesi dell’udienza di oggi, spiegando che “i bambini sanno fidarsi, sanno che qualcuno si preoccuperà di loro, di quello che mangeranno, di quello che indosseranno e così via”. “Questo è il primo atteggiamento”, ha ammonito: “Fiducia e confidenza, come il bambino verso i genitori; sapere che Dio si ricorda di te e si prende cura di te, di me, di tutti”. La seconda “predisposizione”, propria dei bambini, da fare nostra è “lasciarsi sorprendere”: “Il bambino – ha raccontato Francesco – fa sempre mille domande perché desidera scoprire il mondo e si meraviglia persino di cose piccole perché tutto è nuovo per lui. Per entrare nel Regno dei cieli bisogna lasciarsi meravigliare”. “Nella nostra relazione con il Signore, nella preghiera, ci lasciamo meravigliare?”, ha chiesto il Papa ai fedeli: “O pensiamo che la preghiera è parlare a Dio come fanno i pappagalli?”, ha aggiunto a braccio: “No, è fidarsi e aprire il cuore per lasciarsi meravigliare”. “Ci lasciamo sorprendere?”, ha proseguito Francesco: “Perché Dio è sempre il Dio delle sorprese, perché l’incontro con il Signore è sempre un incontro vivo, non è un museo. E noi andiamo a messa e non al museo, ad un incontro vivo con il Signore”.

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