Unione apostolica clero: don Fusco (segretario generale), “interessati a tutto l’uomo, non solo alla sua dimensione religiosa”

“Siamo inviati a interessarci di tutto l’uomo e non solo della sua dimensione religiosa e cultuale”. Lo ha detto don Gianni Fusco, segretario generale dell’Unione apostolica del clero (Uac), aprendo l’assemblea internazionale dell’Uac, al via da oggi pomeriggio, a Roma. “La dinamica dell’incarnazione non può limitarsi alla dimensione del culto, ma ci spinge a farci interpreti e costruttori di relazioni per e nel tessuto sociale che è costituito da economia, politica, attenzione alla giustizia, promozione della solidarietà e carità, salvaguardia della dignità della persona”, ha sottolineato don Fusco rivolgendosi ai partecipanti. La sfida dell’Uac è quella di “rileggere la figura di vescovi, presbiteri e diaconi nel servizio della Chiesa locale” e, in particolare, l’elaborazione di una “spiritualità del ministro ordinato nella sua diocesanità”. Ma senza perdere il “contatto costante con la sede di Roma”. “Non siamo e non vogliamo essere distanti da nessuno, anche da chi, come più volte dice Papa Francesco, vive alle periferie del mondo”, ha aggiunto il segretario generale. “Per questo la direzione internazionale vuole essere al servizio di tutte le federazioni nazionali e mantenere vivo il rapporto con ogni realtà locale”. Da qui, l’iniziativa di un censimento delle adesioni di ogni nazione e delle singole unità diocesane. “Non si tratta di contarci nel numero ma di ‘contare’ per ciò che siamo e facciamo”. In quest’ottica, l’Uac sta elaborando una serie di microprogetti per sostenere l’imprenditoria locale.

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