Papa Francesco: Angelus, “non aspettare l’ultimo momento della vita per collaborare con la grazia di Dio”

“Non aspettare l’ultimo momento della nostra vita per collaborare con la grazia di Dio, ma farlo già da adesso”. È il consiglio del Papa, durante l’Angelus di ieri, sulla scorta della parabola delle dieci vergini, cinque stolte e cinque sagge, che vanno incontro allo sposo. “Sarebbe bello pensare un po’: un giorno sarà l’ultimo”, ha detto Francesco all’Angelus, rivolgendosi a braccio ai circa 25mila fedeli che, secondo la Gendarmeria Vaticana, hanno affollato piazza San Pietro per l’appuntamento domenicale: “Se fosse oggi, come sono preparato, preparata? Ma devo fare questo e questo … Prepararsi come fosse l’ultimo giorno: questo fa bene”. “Dobbiamo tenerci pronti all’incontro con lui”, l’esortazione del Papa: “Vegliare non significa soltanto non dormire, ma essere preparati; infatti tutte le vergini dormono prima che arrivi lo sposo, ma al risveglio alcune sono pronte e altre no. Qui sta dunque il significato dell’essere saggi e prudenti”. La lampada, ha spiegato Francesco, “è il simbolo della fede che illumina la nostra vita, mentre l’olio è il simbolo della carità che alimenta, rende feconda e credibile la luce della fede”. “La condizione per essere pronti all’incontro con il Signore non è soltanto la fede, ma una vita cristiana ricca di amore e di carità per il prossimo”, ha detto il Papa: “Se ci lasciamo guidare da ciò che ci appare più comodo, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile, incapace di dare vita agli altri, e non accumuliamo nessuna scorta di olio per la lampada della nostra fede; e questa – la fede – si spegnerà al momento della venuta del Signore, o ancora prima. Se invece siamo vigilanti e cerchiamo di compiere il bene, con gesti di amore, di condivisione, di servizio al prossimo in difficoltà, possiamo restare tranquilli mentre attendiamo la venuta dello sposo: il Signore potrà venire in qualunque momento, e anche il sonno della morte non ci spaventa, perché abbiamo la riserva di olio, accumulata con le opere buone di ogni giorno. La fede ispira la carità e la carità custodisce la fede”.

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