Minori stranieri: padre Baggio (Santa Sede), “emigrare oggi significa affrontare grandi sacrifici e i bambini sono quelli a pagare il prezzo più alto”

“Molti minori sono transitati in territorio italiano per recarsi in altri Paesi europei ma di loro non si ha più traccia. È stata denunciata la scomparsa di 28mila minori stranieri al 31 dicembre 2016, il 45% in più rispetto all’anno precedente. Non si sa quanti siano finiti nelle mani della criminalità”. Lo ha detto, questa mattina, padre Fabio Baggio, sottosegretario della sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, in occasione della presentazione nella sede romana dell’Università Cattolica del progetto “Resilienza assistita. Buone pratiche nazionali e internazionali d’accoglienza di minori non accompagnati”. Padre Baggio ha indicato “la particolare attenzione” di Papa Francesco nei confronti dei minori stranieri soli, ai quali ha dedicato il messaggio per la Giornata del migrante e del rifugiato di quest’anno, come aveva già fatto Benedetto XVI nel 2008. “Emigrare oggi significa affrontare grandi sacrifici e i bambini sono quelli a pagare il prezzo più alto, specialmente quando emigrano soli – ha spiegato il sottosegretario -. I fanciulli sono il gruppo più vulnerabile, quelli irregolari si devono nascondere e non godono di un accesso equo all’istruzione e alle cure mediche”. I rischi a cui vanno incontro molti adolescenti sono quelli di “essere avviati alla prostituzione, presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come soldati”. “Nonostante le misure adottate da molteplici programmi nazionali, queste sfide sono complesse. Papa Francesco chiede di rispondere con tre verbi: proteggere, integrare e puntare a soluzioni durature”.

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