Rohingya: Moas inaugura la prima “Aid station” in Bangladesh

Dopo tre settimane di navigazione dall’Europa, la nave Phoenix della Ong Moas (Migrants offshore aid station) è approdata in Bangladesh, lanciando così la missione 2017 in sud-est asiatico di Moas Italia. La nave, che ha salvato migliaia di migranti e rifugiati nel Mediterraneo, sarà di supporto alla missione e trasporterà aiuti a Shamlapur, in Bangladesh, dove stanno arrivando centinaia di migliaia di Rohingya in cerca di rifugio e salvezza dalle persecuzioni nello Stato di Rakhine, in Myanmar. Vivono in campi di fortuna dove l’accesso ai servizi igienici o alle cure mediche è scarso o addirittura inesistente. In risposta necessità di assistenza medica, il team Moas Italia sta approntando speciali Aid stations per intervenire dove necessario con forniture mediche e aiuti umanitari. La prima Aid station a Shamlapur servirà da struttura satellite semi-permanente per un insediamento di fortuna e disporrà di una tenda completamente attrezzata dal punto di vista medico oltre a acqua e servizi igienici. Giornalmente il team medico del Moas, che comprende un coordinatore, 10 dottori, 3 infermieri e 2 assistenti, si occuperà del triage delle persone all’interno dell’insediamento. Chi verrà ritenuto in gravi condizioni sarà trasportato alla Aid Station, mentre un’ambulanza trasporterà chi si trova in condizioni critiche. La nave Phoenix trasporterà le forniture di aiuti in Bangladesh da altri Paesi, per aumentare le risorse disponibili. Fra i beni distribuiti ci saranno razioni di riso, sale, olio vegetale, zucchero e lenticchie insieme a prodotti non alimentari. “Non si può rimanere indifferenti a chi soffre perché gli viene negata la possibilità di avere una vita dignitosa e sicura, né si possono ignorare abusi e violenze ovunque vengano commessi”, afferma Regina Catrambone, co-fondatrice e direttrice Moas. “Abbiamo deciso di essere la voce di chi non ha voce e ci impegniamo ancora una volta ad assistere i più vulnerabili in un’area remota e quasi dimenticata. La solidarietà, la misericordia e la fratellanza non hanno frontiere, non si raccontano ma si vivono”. Moas Italia sta coordinando le proprie attività in Bangladesh con quelle di altre Ong ed agenzie secondo un meccanismo gestito dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy