Papa Francesco: a Congresso Gregoriana, “le parole più dure di Gesù sono per chi dà scandalo ai piccoli”

“Lavoriamo dunque insieme per avere sempre il diritto, il coraggio e la gioia di guardare negli occhi i bambini del mondo”. Si conclude con questo commovente appello il lungo e articolato discorso che Papa Francesco ha rivolto questa mattina ai partecipanti al primo congresso globale che si è svolto a Roma su “La dignità del minore nel mondo digitale”. “In moltissime occasioni e in tanti Paesi diversi – ha detto il Papa – i miei occhi incontrano quelli dei bambini, poveri e ricchi, sani e malati, gioiosi e sofferenti. Essere guardati dagli occhi dei bambini è un’esperienza che tutti conosciamo e che ci tocca fino in fondo al cuore, e che ci obbliga anche a un esame di coscienza. Che cosa facciamo noi perché questi bambini possano guardarci sorridendo e conservino uno sguardo limpido, ricco di fiducia e di speranza? Che cosa facciamo perché non venga rubata loro questa luce, perché questi occhi non vengano turbati e corrotti da ciò che incontreranno nella rete, che sarà parte integrante e importantissima del loro ambiente di vita?”. Il Papa invita a guardare “con tenerezza a tutti i bimbi che vengono al mondo, ogni giorno e sotto ogni cielo, bisognosi anzitutto di rispetto, ma anche di cura e di affetto per poter crescere in tutta la meravigliosa ricchezza delle loro potenzialità”.
E a chi abusa di loro, Francesco ricorda che “le parole più dure di Gesù sono proprio per chi dà scandalo ai piccoli” (“Conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare”). E aggiunge: “Dobbiamo dunque dedicarci alla protezione della dignità dei minori con tenerezza ma anche con grandissima determinazione, contrastando con tutte le forze quella cultura dello scarto che oggi si manifesta in molti modi a danno soprattutto dei più deboli e dei più vulnerabili, come sono appunto i minori”.

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