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Per accompagnare il cammino della Chiesa “appare oggi più che mai necessaria” una “teologia della Creazione e della Redenzione che sappia tradursi nelle parole e nei gesti dell’amore per ogni vita e per tutta la vita”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla tredicesima assemblea generale della Pontificia Accademia per la vita, in corso oggi e domani in Vaticano, ricevuti stamani in udienza. Francesco richiama il racconto biblico della creazione, nel quale Dio “affida all’alleanza dell’uomo e della donna il creato e la storia”. Un’alleanza “certamente sigillata dall’unione d’amore, personale e feconda, che segna la strada della trasmissione della vita attraverso il matrimonio e la famiglia”, ma che “va ben oltre questo sigillo” perché “è chiamata a prendere nelle sue mani la regia dell’intera società”. “Questo – spiega il Pontefice – è un invito alla responsabilità per il mondo, nella cultura e nella politica, nel lavoro e nell’economia; e anche nella Chiesa. Non si tratta semplicemente di pari opportunità o di riconoscimento reciproco. Si tratta soprattutto di intesa degli uomini e delle donne sul senso della vita e sul cammino dei popoli”. L’uomo e la donna, il monito di Francesco, sono chiamati soltanto a “parlarsi e allearsi, perché nessuno dei due – né l’uomo da solo, né la donna da sola – è in grado di assumersi questa responsabilità. Insieme sono stati creati, nella loro differenza benedetta; insieme hanno peccato, per la loro presunzione di sostituirsi a Dio; insieme, con la grazia di Cristo, ritornano al cospetto di Dio, per onorare la cura del mondo e della storia che Egli ha loro affidato”.