Evangelii gaudium: mons. Viganò a Pistoia, “Francesco con i selfie e i gesti sta ridefinendo i territori corporei”

Francesco, “con il suo approccio comunicativo venato di concretezza, è un Papa perfettamente sintonizzato sui nostri tempi, sulla nostra società liquida in perenne sviluppo e ricerca di un nuovo equilibrio. Decisamente una strategia insolita”. Ne è convinto mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, intervenuto questo pomeriggio alla 30ª edizione della Settimana teologica di Pistoia. Il Papa, spiega, “cerca di costruire, passo dopo passo, un rapporto diretto, non mediato con gli altri. Con tutti”. Con questi presupposti “è diventato rapidamente uno dei papi più amati, ascoltati, citati tanto dai credenti quanto dai non credenti”. Francesco abbandona i testi scritti e comunica preferibilmente a braccio ricorrendo all’apologo, alla metafora a all’aneddoto “come ancoraggio con la vita quotidiana”. In uno spazio “in cui si urla sempre di più” il Pontefice “si presenta con una parola sussurrata, che corrisponde a un’alternativa etica al rispondere al frastuono con un rumore più forte”. Attraverso i selfie, prosegue Viganò,  “ci richiama l’importanza della presenza, della corporeità, della comunicazione come prossimità e incontro”, come nel suo “ripiegarsi” sulla gente, “quando scende dalla papamobile e va ad abbracciare i malati”. Francesco, insomma, “sta ridefinendo i territori corporei: si ripiega, ingloba, si prende in carico il corpo degli altri” secondo una dinamica che “tende all’aggregazione, a comunicare attraverso gesti gioiosi di contatto e festosa incorporazione reciproca”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy