Diritto canonico: card. Parolin, “guardare indietro per volgersi con maggiore impegno a progettare quanto oggi è richiesto dai tempi”

“Il congresso internazionale ha un programma ambizioso: investigare il rapporto tra il diritto della Chiesa e le culture giuridiche contemporanee. Se la dimensione giuridica ed istituzionale è, per così dire, connaturale alla Chiesa in quanto popolo di Dio pellegrina sulla terra, le sue traduzioni positive sono frutto di un confronto continuo con l’espressione della giuridicità che si manifestano nelle diversità di tempo, di luogo, di cultura”. Lo ha detto, ieri, il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, intervenendo alla giornata inaugurale, presso la Pontificia Università Lateranense, del XVI Congresso internazionale sul diritto canonico della Consociatio Internationalis Studio Iuris Canonici Promovendo sul tema “diritto canonico e culture giuridiche. Nel centenario del Codex Iuris Canonici del 1917”, in corso fino al 7 ottobre. “Guardare indietro per volgersi con maggiore impegno a progettare quanto oggi è richiesto dai tempi – ha aggiunto il porporato – stimola a vedere ciò che è morto rispetto alle sfide odierne, ma anche ciò che è ancora vivo e vitale, ciò che può essere raccolto, modificato, aggiornate e sviluppato; ispira la configurazione di nuovi istituti e norme nuove, più confacenti all’ odierno contesto, il proseguimento di quella salus animarum che, come si esprime l’ultimo canone della vigente codificazione latina, suprema lex in Ecclesia semper esse debet”. “All’adeguamento del diritto canonico alle necessità di oggi – ha osservato il card. Parolin – voi canonisti siete invitati a dare un contributo insostituibile e prezioso. L’insegnamento e, più in generale, la formazione. La vostra Associazione è impegnata in questa prospettiva, con un orizzonte ampio per quanto riguarda i livelli di formazione, ma anche per quanto riguarda ambiti e destinatari della stessa. Attivare il sentire profondo per cui il diritto è strumento di giustizia e questo è presupposto dell’amore”. Il congresso è stato organizzato con la collaborazione e il coinvolgimento attivo di cinque Università romane (Pontificia Università Lateranense, Pontificia Università della Santa Croce, Pontificia Università Gregoriana, Università Pontificia Salesiana e Libera Università Maria SS. Assunta) e si sta svolgendo in tre sedi universitarie diverse.

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