Esteri: 25 anni di pace in Mozambico. Da Alfano (ministro) grazie a Sant’Egidio. Un auspicio per la situazione libica

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Gli accordi generali di pace del 4 ottobre 1992 hanno prodotto un risultato durevole, garantendo un quarto di secolo di pace e di crescita economica per il Mozambico. La stabilità di questo Paese ha prodotto non solo la libertà, ma anche la democrazia e il progresso tecnologico”. Lo ha detto il ministro degli esteri, Angelino Alfano, nel corso del convegno “Mozambico: una pace italiana”, che si è tenuto questo pomeriggio nel palazzo della Farnesina di Roma nel venticinquesimo anniversario dagli Accordi generali di pace del 4 ottobre 1992. Quel giorno, a Roma, il presidente mozambicano e segretario del FreLiMo, Joaquim Chissano, e Afonso Dhlakama, leader della ReNaMo, la guerriglia che lottava dall’indipendenza contro il governo di Maputo, firmarono un accordo che metteva fine a 17 anni di una guerra civile che provocò centinaia di migliaia di morti e oltre 3 milioni di sfollati. “Non si fa la pace senza il consenso dei popoli”, ha affermato Alfano elogiando il lavoro della comunità di Sant’Egidio, “a cui va il merito di aver creduto fortemente in quella trattativa di pace”. La risoluzione di quella vicenda – ho sottolineato il ministro – avvenne “grazie a una pacificazione, che fu storica perché promossa non da uno Stato, ma da un’associazione”. Nel corso delle celebrazioni di oggi alla Farnesina, Alfano ha poi auspicato “di raggiungere anche per la situazione attuale in Libia gli stessi risultati che furono raggiunti per il Mozambico”.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

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