La diocesi di Casale Monferrato ospiterà nei prossimi giorni alcune iniziative dedicate alla figura di don Lorenzo Milani. Nel presentarle, il vicario generale della diocesi, don Giampio Devasini, ha osservato che parlando di don Milani “occorre evitare due derive. La prima è quella costituita dal tentativo di appropriarsi di don Milani”. Secondo il vicario generale, “don Milani non è di nessuno, e ogni tentativo di appropriarsene in buona o malafede è un tentativo indebito, da respingere”. “La seconda deriva – ha proseguito – è quella di separare l’uomo, il prete, l’educatore”. “Distinguere sempre, separare mai”, ha puntualizzato don Devasini, ricordando che “don Milani è stato un sacerdote che ha avuto una grande intuizione e poi è stato consequenziale nei suoi comportamenti. L’intuizione è quella che per comprendere la realtà – e quindi il Vangelo che non può non incarnarsi nella realtà – occorre possedere una serie di strumenti culturali, a cominciare da quelli linguistici, che la scuola dell’obbligo deve fornire a tutti”. “Altrimenti – ha concluso – il rischio è una scuola che crea scarto, che crea emarginazione; una scuola antiumana e quindi anticristiana”.
Il primo evento in programma si svolgerà alle 21 dell’11 ottobre quando, su iniziativa di Migrantes ed Eforum, la libreria “Il Labirinto” ospiterà la presentazione-dibattito del libro “Processo alla disobbedienza” di Mario Lancisi. Alla serata sarà presente l’autore. Nell’ambito di “Cantiere Speranza”, invece, per venerdì 20 ottobre i Servizi diocesani per la pastorale della cultura, scolastica e giovanile organizzano in collaborazione con la Biblioteca Civica l’incontro con Giuseppe Matulli, già sottosegretario alla Pubblica istruzione, che alle 21 presso la sala Vitoli del Museo Civico, renderà la sua testimonianza su don Lorenzo Milani a 50 anni dalla pubblicazione di “Lettera a una professoressa”. Per la mattinata seguente è in preparazione un incontro di Matulli con gli studenti degli Istituti superiori cittadini.