Giordania: Gariwo, scoperta oggi una stele per i Giusti nell’Ambasciata d’Italia ad Amman

Si è tenuta oggi nel giardino della residenza dell’ambasciatore d’Italia ad Amman la cerimonia di scopertura di una stele con la scritta: “C’è un albero per ogni Giusto”, a conclusione delle iniziative organizzate per l’inaugurazione del Giardino del Bene, nato dalla collaborazione tra Gariwo e la Ong EcoPeace Middle East, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia ad Amman. Il Giardino, inaugurato ieri, si trova nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park, riserva naturale nella Valle del Giordano creata nel 2004 da un gruppo di volontari che hanno risanato l’area, dotandola di strutture eco-compatibili per ospitare turisti e organizzare attività educative per i giovani. Sette alberi sono stati piantati in onore di altrettante personalità giordane che si sono distinte nella battaglia contro il terrorismo e nella difesa della natura e dell’identità culturale del Paese. Questo Giardino è il terzo creato da Gariwo in Medio Oriente, dopo quelli di Neve Shalom – Wahat el Salam (“oasi di pace” in ebraico e arabo) in Israele nel 2015 e Tunisi nel 2016.
“La Giordania è un Paese esemplare di fronte ai problemi del nostro tempo: ha accolto milioni di profughi, è in prima linea per la difesa dell’ambiente, è un grande baluardo contro la minaccia terroristica. Con questo Giardino, che ospita gli alberi per due attiviste, la Giordania ha lanciato un messaggio di grande importanza per il Medio Oriente: l’uguaglianza tra uomini e donne – ha detto Gabriele Nissim, presidente di Gariwo -. Ricordare due vittime del terrorismo significa inoltre dire al mondo che la battaglia contro il terrore si può vincere insegnando ai giovani il valore fondamentale della vita umana”.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha inviato un messaggio di sostegno all’iniziativa, che è stato letto dall’ambasciatore d’Italia ad Amman Giovanni Brauzzi durante la cerimonia di ieri. “Onoriamo persone che hanno saputo intraprendere coraggiosi percorsi di cambiamento, che hanno difeso la convivenza civile ed investito nel progresso della loro società – ha sottolineato il ministro -. L’Italia sarà sempre al fianco di quanti, al di là di fedi, culture e tradizioni diverse, trovano nel dialogo e nel rispetto reciproco la chiave per progredire sul terreno della tutela integrale della dignità umana”.

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