Europa: Cox, “da Papa Francesco un incoraggiamento perché creda in se stessa”

“Vedo i giorni in Vaticano come il nuovo inizio di un processo. L’aspirazione a fare meglio e insieme come europei è qualcosa che mi porto via perché quel desiderio è stato rianimato. Ho l’impressione che ci sia la necessità di moltiplicare occasioni di questo genere”. Così l’irlandese Pat Cox, parlamentare europeo dal 1988 al 2004, commenta in un’intervista al Sir i giorni di “(Re)thinking Europe”, il dialogo svoltosi in Vaticano al quale ha partecipato. “Questo momento storico sta distillando la necessità di consultare le persone, parlare con loro e questo evento promosso da Comece e Santa Sede ne è parte”, osserva Cox. A “(Re)thinking Europe” è intervenuto anche il Papa: “Penso che la serie di tutti i discorsi di Papa Francesco sull’Europa indichi un incoraggiamento estremamente chiaro, proveniente dal cuore e dal livello più alto della Chiesa, perché l’Europa creda in se stessa”, commenta l’ex europarlamentare. “E penso sia molto importante in questo momento – aggiunge – che la Chiesa cattolica passi quel messaggio ai leader politici e alla società civile europea dicendo: ‘Noi crediamo in voi e voi dovreste credere in voi stessi’”. Rispetto al rapporto tra Chiesa e politica, Cox evidenzia che “ci sono dappertutto dibattiti e sensibilità diverse su quale sia il giusto equilibrio tra Chiesa e Stato. In generale la Chiesa ha una certa autorevolezza nel dare indicazioni nell’ambito dei valori e delle idee”. “Vedo il legame tra il mondo politico secolare e le Chiese a livello di valori e della mobilitazione di grandi idee, non battendo i pugni dal pulpito – aggiunge – ma incoraggiando attraverso una riflessione sulle grandi sfide e animando coloro che sono portatori di valori”.

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