Accoglienza, istruzione, formazione, sostegno. In queste parole Marcella Orsini, responsabile dei progetti internazionali della Fondazione “Don Bosco nel mondo”, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione, oggi a Palazzo San Calisto, della decima edizione della Corsa dei Santi in programma domani a Roma, sintetizza il progetto dei salesiani “Bambina o sposa?” che la manifestazione sportiva intende sostenere quest’anno. Il progetto è sviluppato nell’ambito del programma Cream (Children Rights Education and Action Movement) della Ong Breads – Bangalore Rural Education and Development Society dei salesiani della provincia indiana di Bangalore e intende offrire alle spose bambine – spesso nemmeno quindicenni, vendute a mariti adulti per lo più anziani – accoglienza, istruzione, assistenza psicologica e formazione sui loro diritti coinvolgendo anche genitori, insegnanti, educatori, leader della comunità, rappresentanti politici e governativi “al fine di ottenere un reale cambiamento, prima culturale, poi legislativo”.  No, dunque ai matrimoni precoci e forzati causati dalle “difficili condizioni economiche di molte famiglie che in questo modo si liberano dell’onere del mantenimento delle figlie” con “conseguenze drammatiche per queste bambine in termini di salute psico-fisica e di istruzione, costrette a vivere in uno stato di alienazione”. “Occorre abolire questa prassi – spiega Orsini -. Ma per questo è prima necessario un cambiamento culturale”. Di qui l’impegno congiunto del progetto che si rivolge contemporaneamente a 500 bambine e a un totale di 7mila adulti, tra figure di riferimento, leader di comunità e decisori politici. Oltre alla Corsa dei Santi – prevista la partecipazione di 5.700 podisti sui 10 km e di oltre 3mila sui 3 km – è attivo il numero 45549 per donare 2 oppure 5 euro con un sms o chiamando da telefono fisso.