Giornata risparmio: Ipsos, la maggioranza degli italiani torna ad aver fiducia nell’Europa

Nel 2017 gli italiani che dichiarano di aver fiducia nell’Europa tornano a essere maggioritari. È una maggioranza risicata (51%) ma rappresenta comunque un’inversione di tendenza pur in un momento di massima difficoltà per l’Unione. È quanto rileva il sondaggio condotto da Ipsos per l’Acri (l’associazione di fondazioni bancarie e casse di risparmio) alla vigilia della 93esima Giornata mondiale del risparmio. “L’Europa minacciata dai populismi determina un atteggiamento di difesa”, ha ipotizzato Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, presentando oggi a Roma la rilevazione. Il 62% ritiene che senza la Ue l’Italia sarebbe più arretrata, il 60% che sarebbe meno importante sulla scena internazionale, il 54% che sarebbe meno sicura e il 51% che avrebbe meno giustizia sociale. Dati che naturalmente vanno letti in chiaroscuro. La quota di chi non ha per niente fiducia nell’Europa, per esempio, è molto più alta di quella di chi ha una grande fiducia in essa (24% contro 17%). I due terzi degli italiani, inoltre, continuano a essere insoddisfatti dell’euro (65%), ma l’anno scorso erano di più (68%) e rispetto al 2014 il numero degli insoddisfatti è diminuito di otto punti percentuali. Se poi si guarda in prospettiva, le parti si ribaltano: il 54% degli italiani ritiene che nel lungo periodo l’euro sarà utile e scende al 33% la quota di chi pensa che tra vent’anni l’euro sarà uno svantaggio. Più in generale, il 61% ritiene che per l’Italia sarebbe un grave errore uscire dalla Ue e il 56% esprime un giudizio negativo sulle regolamentazioni imposte ai singoli Paesi. Secondo Pagnoncelli, dunque, “il sogno europeo non è svanito”, ma gli italiani sembrano voler dire che “non è questa l’Europa che ci aspettavamo”.

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