“Due cittadini europei su tre chiedono che l’Unione europea faccia di più su sicurezza e difesa, a livello sovranazionale”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, intervenuta oggi pomeriggio, a Roma, all’incontro “Europa più difesa”, organizzato dall’Istituto Affari internazionali. Mogherini ha rilevato che “la difficoltà delle minacce richiede una complessità di risposte. Non c’è nessuno Stato nazionale, compresi i non europei, che ha da solo il set di strumenti adatto a gestire le minacce: tutto richiede una dimensione più ampia di quella nazionale, dal terrorismo ai cyber-attacchi – ha sottolineato -. Ci si è resi conto che a livello europeo abbiamo gli strumenti adeguati per fornire risposte”. Poi, uno sguardo agli investimenti. “In Europa i singoli Paesi spendono sulla difesa in maniera frammentaria. Investiamo la metà dei fondi degli Stati Uniti e l’output è del 15%”. Però, Mogherini crede che questo settore può diventare “laboratorio”. “La difesa europea è apripista di un’Europa a più velocità”. Il riferimento è ai “progetti che coinvolgono in maniera diversa gli Stati membri, programmi differenziati ma inseriti tutti nello stesso quadro”.