Università Cattolica: Roma, domani l’Istituto di Bioetica celebra i primi venticinque anni di attività

“Un’occasione di bilancio e di incontro con chi, in questi venticinque anni, ha contribuito alla crescita dell’Istituto di Bioetica o ha consolidato la propria formazione all’interno del primo Istituto universitario interamente dedicato allo studio della disciplina, nato all’interno di una Facoltà di Medicina e Chirurgia in Italia, attivo sul piano della formazione pre e post laurea di medici e professionisti sanitari”. Così Antonio G. Spagnolo, docente di Medicina legale e direttore dell’Istituto di Bioetica e Medical Humanities all’Università Cattolica del Sacro Cuore, presenta il convegno “La Bioetica nella formazione in ambito sanitario”, che si terrà domani, 4 ottobre, a Roma, dalle ore 14 nella Sala Italia del Centro congressi Europa, per celebrare i primi 25 anni di attività dell’Istituto. L’evento sarà aperto dai saluti di mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia, e di Fabrizio Vicentini, direttore della sede di Roma dell’Ateneo.
Dalle ore 14.30 gli interventi del card. Elio Sgreccia e di Angelo Fiori, maestri e fondatori dell’Istituto, sul “Ruolo dell’Istituto di Bioetica all’interno della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”. A seguire Antonio G. Spagnolo terrà la relazione sulle “Attività dell’Istituto di Bioetica e Medical Humanities dell’Università Cattolica: ricerca, didattica e assistenza”. Tra i relatori e moderatori del convegno, mons. Ignacio Carrasco de Paula, padre Gonzalo Miranda, Laura Palazzani, Claudio Buccelli, Francesco D’Agostino.

“Il convegno di domani – spiega Spagnolo – intende dare un contributo al tema dello sviluppo della bioetica in ambito sanitario attraverso tre momenti specifici. Anzitutto si cercherà di fare il punto sulle modalità attraverso le quali la bioetica si è sviluppata in Italia, in ambito accademico, nei settori disciplinari della medicina legale, del biodiritto e delle medical humanities. Si procederà poi a un confronto tra alcune esperienze internazionali nel campo della formazione bioetica, inclusa l’esperienza stessa dell’Istituto per mettere in luce i punti di contatto e le specificità locali. Infine si proverà a formulare alcune proposte relativamente alla qualificazione dei docenti, alle metodologie didattiche e di valutazione e alla formazione post-laurea”. Sempre domani sarà lanciato il nuovo corso di perfezionamento in “Bioetica e professioni di cura. Fondamenti teorici e buone pratiche”.

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