“La rarefazione dei giovani all’interno delle nostre comunità non è determinata dal loro disinteresse per la fede e per i valori dello spirito, bensì dalla mancanza delle condizioni per l’accoglienza e per il dialogo di cui tutti noi siamo responsabili”. Lo scrive nel piano pastorale della diocesi il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, indicando l’attenzione nei loro confronti come una “priorità”. Quest’anno si svolgerà l’ultima tappa dell’itinerario pastorale che il vescovo ha indicato tre anni fa, ispirandolo alle parole di Gesù riferite nel Vangelo secondo Giovanni: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Il piano pastorale 2017-2018 è stato presentato ieri ai fedeli nella cattedrale di Mazara del Vallo. E, in quell’occasione, sono stati indicati i quattro temi che scandiranno il percorso di quest’anno: la bellezza della vita, la vita dono di Dio, la Chiesa per una vita donata e, infine, i suggerimenti pastorali. Il “donarsi” è il verbo che attraversa l’intero piano della diocesi: “Il vero volto della Chiesa è quella di una comunità che è rivolta verso Dio ma vive nella storia – spiega il vescovo –, nel mondo senza essere del mondo, che si impegna nel sociale, che è coinvolta nelle attività caritative e fuori dal tempio si occupa del vero tempio di Dio, l’uomo vivente”. Per Mogavero, inoltre, “occorre considerare con maggiore attenzione la ricchezza costituita dal volontariato nella sua accezione più ampia e non solo da quello di matrice cattolica”. Infine, l’attenzione per la vita: “Il nostro percorso pastorale deve configurarsi come un grandioso e solenne inno alla vita”. Proposta in quest’ottica una riflessione sulla vita nascente, sulla vita verso il tramonto, la moltitudine migrante e i giovani. “Agli ultimi, ai poveri, agli emarginati – si interroga mons. Mogavero – cosa riusciamo a testimoniare della bellezza della vita? Anche la loro vita ha un senso, che bisogna rintracciare tra le pieghe del martirio quotidiano. È compito di ogni cristiano farsi loro compagno di viaggio per contagiarli con la gioia del Signore Gesù”.