Settimana sociale: le voci dei delegati, “da Gentiloni attenzione per le nostre proposte”

“Credo che il premier abbia manifestato la sua vicinanza al mondo cattolico e attenzione per le nostre proposte”. Gianluigi Storti, delegato della diocesi di Pesaro, ha espresso così il suo giudizio sulle parole pronunciate, questo pomeriggio, dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al termine del suo intervento alla 48esima Settimana sociale, in corso a Cagliari. Un giudizio condiviso e pronunciato con fiducia anche da altri delegati, giunti sia dal nord sia dal sud Italia. Martina D’Ignazio, giovane della diocesi di Teramo-Atri, ha ritrovato “particolari somiglianze tra le quattro proposte elaborate dal comitato scientifico e le parole del premier. Spero – ha aggiunto – che trovino anche un’attuazione concreta”. Quattro proposte “da realizzare parallelamente”, secondo Luca Taddei, delegato della diocesi di Velletri-Segni, “altrimenti i problemi del mondo del lavoro vengono affrontati in maniera parziale. Nelle parole del premier ho notato comunque un interesse da parte della politica per l’idea cristiana del lavoro”. Gli ha fatto eco Storti: “L’intervento di Gentiloni mi è sembrato coerente e sincero. Credo che terrà in considerazione le nostre proposte con le quali vogliamo rovesciare il paradigma, il concetto di lavoro. Bisogna impegnarsi per una società che lo consideri al primo posto come elemento di coesione sociale e di integrazione – ha affermato -. Tutti hanno diritto a lavorare, a prescindere dalla loro condizione fisica”. Più critico Arnaldo Scarpa, delegato della diocesi di Iglesias. “In Italia la crescita è inferiore a quella degli altri Paesi europei, serve adesso un impegno concreto per un’inversione di tendenza”.

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