Festa del Cinema di Roma: Usa protagonisti nel terzo giorno, dal biopic “Stronger” con Jake Gyllenhaal a “Las Flag Flying” di Richard Linklater

L’America, il racconto della società statunitense, è al centro del terzo giorno di proiezioni alla 12a edizione della Festa del Cinema di Roma (all’Auditorium Parco della Musica fino al 5 novembre). Questa mattina, sabato 28 ottobre, sono stati presentati “Stronger” di David Gordon Green e “Last Flag Flying” di Richard Linklater. L’Agenzia SIR ha visto film nelle proiezioni per la stampa insieme alla Commissione nazionale valutazione film della Cei. In “Stronger” Jake Gyllenhaal offre indubbiamente una grande performance attoriale – si vocifera già di possibili candidature ai premi più prestigiosi –, chiamato a raccontare la vicenda vera di Jeff Bauman, rimasto coinvolto nell’attentato terroristico durante la Maratona di Boston nel 2013. Jeff ha perso le gambe a seguito delle esplosioni, ma è divenuto un simbolo dell’America in grado di risollevarsi dinanzi al male, al dolore, e di rimettersi in gioco, offrendo una testimonianza di speranza. “Stronger”, che prende le mosse dall’omonimo libro scritto di Bauman con Bret Witter, è un biopic intenso e realistico, che fotografa bene la caduta fisica e psicologica del protagonista, il suo cammino tortuoso verso una risalita, ma al tempo stesso riesce a dipingere con vigore un quadro dell’America oggi, la dimensione sociale e la sfida continua rappresentata dal terrorismo globale. Oltre a Gyllenhaal, convincono le interpretazioni di Tatiana Maslany e Miranda Richardson.

È un altro efficace racconto dell’America contemporanea quello che offre Richard Linklater con “Last Flag Flying”. Tre veterani della Guerra del Vietnam si ritrovano dopo 30 anni per accompagnare uno di loro al funerale del figlio militare nel corpo dei Marines, morto nella Seconda guerra del Golfo nel 2003, negli stessi giorni della cattura di Saddam Hussein. Riesce molto bene il regista Linklater a passare continuamente dal cordoglio personale, quello di un padre che ha perso il proprio figlio, al dramma nazionale di un Paese che non trova più ragioni nella guerra, soprattutto in una terra così distante. I passaggi narrativi densi di pathos sono però ammorbiditi da una forte carica ironica e umoristica, data dal cameratismo di tre amici di lunga data. È soprattutto l’alchimia tra i tre protagonisti – gli attori Steve Carell, Bryan Cranston e Laurence Fishburne – a funzionare al meglio, rendendo ancora più solido il racconto, ben gestito dalla mano esperta di Linklater. In programma oggi c’è l’arrivo di Rosario Fiorello per partecipare alla sezione “Incontri ravvicinati”, mentre domani 29 ottobre sarà la volta di Jake Gyllenhaal. Tra le proiezioni previste per domenica si ricordano il film francese “Prendre le large” di Gaël Morel e l’hollywoodiano “I, Tonya” di Craig Gillespie.

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