Spirito di Assisi: mons. Sorrentino (vescovo), “l’unità è fatta di accoglienza, relazioni, stima e conoscenza reciproche”

“L’unità è fatta di accoglienza, relazioni, stima e conoscenza reciproche. Se noi cristiani e noi credenti siamo capaci di unità anche all’interno delle nostre differenze, il mondo ne avrà un grande vantaggio”. Lo ha detto il vescovo di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, durante i saluti iniziali al convegno, dal titolo “La ricerca dell’unità nelle religioni”, tenutosi stamattina nel salone papale del Sacro Convento, nell’ambito delle iniziative organizzate per il 31° anniversario dello Spirito di Assisi. Una ricorrenza che come ha spiegato don Tonio Dell’Olio, responsabile della Commissione dello Spirito di Assisi, “deve diventare uno stile delle nostre comunità di fede. Siamo orfani di una teologia della pace. Spesso la nostra riflessione teologica sul dono della pace è stata confinata nella condotta e riflessione sulla guerra giusta e sulla legittima difesa piuttosto che sulla pace giusta. Dobbiamo impegnarci e imparare a superare i conflitti in maniera non violenta”. “La Bibbia non insegna che vi è un solo Dio, il mio, mentre quelli degli altri sono falsi – ha detto Marco Cassuto Morselli, dell’associazione Amicizia ebraico-cristiana di Roma -. L’unione non è la cancellazione delle differenze. Nessun essere umano è separato da coloro che lo hanno preceduto, lo seguiranno e lo accompagnano”.
Parlando dei percorsi di unificazione che interessano l’umanità intera e del tema delle emigrazioni che rende evidente come il mondo non ha più confini, Annarita Caponera, docente all’Istituto Teologico di Assisi, ha affermato che “il mondo si sta unendo a prescindere dalla Chiesa che rimane divisa”. “In tempi a noi più vicini – ha aggiunto – l’ecumenismo ha messo a fuoco il dialogo e la sinodalità, l’unità nella diversità e la diversità riconciliata in un impegno che ha fatto del vangelo di un Dio-amore la chiave di lettura in vista dell’unità. Il tema dell’unità è sempre presente nel dialogo ecumenico tra le confessioni cristiane”. Caponera ha anche illustrato gli aspetti principali del lavoro svolto da “Fede e Costituzione” che costituisce la commissione dottrinale del Consiglio ecumenico delle Chiese. Sono seguite infine le relazioni di Mustafa Cenap Aydin, direttore dell’Istituto Tevere e di Gianfranco Bonola, docente dell’Università Roma Tre, che si sono soffermati rispettivamente sui temi “L’Islam e l’unità” e “La ricerca dell’unità nel Buddismo Zen (Scuola Rinzai)”.

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