Corridoi umanitari: Giro (ministero Esteri), “accoglienza sicura è possibile”. Aperto nuovo protocollo per Corno d’Africa

“Il messaggio che lanciamo oggi agli italiani preoccupati dagli immigrati è che un’accoglienza sicura è possibile: bisogna essere più uniti, lasciando da parte paure e pregiudizi. In quest’ottica, il sistema dei corridoi umanitari è fondamentale per far sì che attorno al Mar Mediterraneo ci sia un impegno costante per l’accoglienza”. Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Mario Giro, accogliendo stamane all’aeroporto di Fiumicino oltre 120 profughi siriani arrivati in Italia grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese. Come previsto dal protocollo d’intesa, il progetto in meno di due anni ha permesso l’arrivo in Italia di 1000 profughi in situazioni di vulnerabilità, evitando i viaggi dei profughi con i barconi della morte nel Mediterraneo, e contrastando il business degli scafisti e dei trafficanti di uomini. “Il ministero dell’Interno e degli Esteri rinnoveranno i corridoi umanitari, poiché sono stati un vero successo di accoglienza e integrazione”, ha fatto sapere il viceministro degli Esteri. “È stato aperto il protocollo per un altro canale umanitario che coinvolgerà il corno d’Africa. È importante che l’Italia sia in prima linea per favorire l’accoglienza di chi proviene dai paesi martoriati dalla guerra”. Secondo Giro, inoltre, in Italia “si può gestire il fenomeno in maniera ragionevole e umana, con le istituzioni che devono fare la loro parte per aiutare le associazioni e le comunità a lavorare per l’accoglienza dei profughi”.

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