“Lavoro, sogno possibile” è il titolo dell’approfondimento che oggi “Avvenire” dedica al “rapporto tra giovani e lavoro”, “una sfida che la 48ª Settimana sociale di Cagliari ha scelto di mettere al centro”. Tra le 400 “buone pratiche” individuate con il progetto “Cercatori di lavOro”, il quotidiano dei cattolici ne presenta 5 che sono “non solo buoni esempi ma veri e propri ‘laboratori di futuro’”. Il giro d’Italia, parte da Trento, con Marisa Marchi, giovane artigiana della Valsugana: qui ha aperto il suo laboratorio-bottega in cui realizza mosaici. Si passa poi al FabLab Bergamo, “una ‘bottega 2.0’, dove promuovere l’artigianato digitale” nata 3 anni fa e che oggi coinvolge una decina di ingegneri under30: “Offre consulenza alle imprese, organizza corsi, aiuta chiunque mostri doti di creatività a trasformare in realtà fisica ciò che appare su un monitor”. Ad Asti c’è invece l’azienda “agricola solidale che integra minori difficili e migranti” condotta da Simone Artesi, 31enne di Torino, con la moglie Elisa e il figlio Ernesto (due anni). Sui terreni dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, “curati con entusiasmo da un gruppo di giovani tenaci”, opera invece la cooperativa “Cinque Talenti”. Alla giornata di vendemmia ha voluto partecipato anche l’arcivescovo Fiorini Morosini. Arriva infine da Ragusa l’esperienza positiva di “Formability”, “una rete di professionisti (oggi sono nove, con un’età media di 23 anni) che offre servizi nell’ambito della comunicazione della formazione”.