Parlamento Ue: approvata relazione sul reddito minimo in tutti gli Stati membri

Strasburgo: l'eurodeputata Laura Agea

Progetto di bilancio generale 2018; ingressi, frontiere e sistema Schengen; lotta alle molestie e agli abusi sessuali nell’Ue; salute dei lavoratori. Sono alcuni dei temi in discussione oggi alla plenaria dell’Europarlamento in corso a Strasburgo. Ieri l’Assemblea ha approvato una relazione sulla “introduzione e rafforzamento di regimi di reddito minimo in tutti gli Stati membri dell’Unione”, come modalità “efficace per far uscire le persone dalla povertà”. La maggior parte dei Paesi comunitari dispone già di programmi simili, ma non tutti forniscono sufficiente sostegno alle persone e alle famiglie che ne hanno bisogno. I deputati esortano tutti i Paesi Ue a “introdurre regimi di reddito minimo o, se necessario, a rafforzare quelli esistenti”. La relatrice, l’eurodeputata italiana Laura Agea, ha dichiarato: “La povertà e l’esclusione sociale non appartengono ai singoli Stati membri, ma riflettono lo stato dell’Europa, che deve rispondere a questa emergenza. Nella relazione proponiamo un approccio duplice: in primo luogo, ridurre l’impatto sociale della crisi economica adottando misure efficaci per far uscire dalla povertà 120 milioni di cittadini dell’Unione e, in secondo luogo, incoraggiare politiche attive che creino posti di lavoro garantendo un’occupazione sostenibile”.
Il documento approvato (451 voti favorevoli, 147 contrari, 42 astensioni) propone fra l’altro di: fissare un reddito minimo utilizzando la soglia di rischio di povertà e altri indicatori Eurostat; garantire alla misura un finanziamento pubblico adeguato; rendere i regimi di reddito minimo più adattabili alle esigenze dei più vulnerabili; rivedere i requisiti per garantire che siano tutelate tutte le persone bisognose”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy