Giornata ringraziamento: messaggio Cei, di fronte a nuove sfide “agriturismo genera crescita in umanità e buona occupazione”

“Ospitalità” e “accoglienza”: due realtà che sempre più hanno a che fare con la terra. Lo scrivono i vescovi della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, la custodia del creato, nel messaggio per la 67ª Giornata nazionale del ringraziamento che si celebra il prossimo 12 novembre e che verrà pubblicato domani su “Avvenire”. E a questo proposito lo sguardo si sofferma sulla pratica dell’agriturismo che “ricollega tra loro la coltivazione della terra e l’ospitalità, aprendo nuove prospettive – potenzialmente cariche di futuro – per un mondo agricolo che sempre deve rinnovarsi per far fronte a sfide inedite”. La bellezza dei nostri territori, per i vescovi, è capace di offrire “esperienze di meditazione e ricreazione nel contatto con la natura” che “possono alimentarsi in quella sapiente cultura dell’accoglienza” e “quell’attenzione per la qualità delle relazioni umane e sociali che costituiscono caratteristiche universalmente riconosciute al nostro paese”. Promuovere forme di turismo strettamente collegate alla terra ed al mondo agricolo “permette positive sinergie tra il lavoro di coltivazione e quello legato all’ospitalità, così come tra questi due e la sostenibilità. Coltura e cultura si intrecciano così in forme spesso innovative” generando “crescita in umanità e buona occupazione”. L’agriturismo, conclude il messaggio, è quindi “un’occasione formidabile per aumentare la consapevolezza sul nostro patrimonio materiale e immateriale, fatto di bellezze storico-paesistiche, attività agricole compatibili con l’ambiente ed opportunità di crescita sociale e spirituale”.

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