Gerusalemme: mons. Auza (Santa Sede), “il libero accesso ai luoghi sacri va garantito a tutti i seguaci delle tre religioni monoteiste”

(da New York) “La Santa Sede desidera riaffermare lo storico status quo di Gerusalemme, in conformità alle risoluzioni dell’Onu e rifiuta qualsiasi misura unilaterale volta a cambiarlo. Il libero accesso ai luoghi sacri va garantito a tutti i seguaci delle tre religioni monoteiste”. Lo ha dichiarato monsignor Bernardito Auza, nunzio della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione in Medioriente, lo scorso 20 ottobre. L’arcivescovo ha ribadito che la Santa Sede continua a sostenere la soluzione “di due Stati indipendenti convinta che sia l’unica opzione che permetterebbe la pacifica convivenza di Israele e Palestina”. Monsignor Auza ha sottolineato che la soluzione della questione palestinese “avrebbe effetti vantaggiosi sulle crisi della regione” ma per proseguire i negoziati “occorre riscostruire la fiducia e rinunciare alle azioni provocatorie, all’incitamento o alla retorica infiammatoria, al fine di diminuire le tensioni sul territorio”.
Nel suo intervento il nunzio ha ricordato il conflitto nello Yemen e ha invitato gli attori coinvolti a sedere al tavolo delle trattative per impedire che la guerra provochi “un disastro umanitario di proporzioni apocalittiche”. La Santa Sede ha incoraggiato anche la soluzione pacifica del conflitto siriano attraverso un processo politico guidato dalla stessa Siria e dai principi internazionali sottolineati dalle “risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”, al fine di garantire l’unità del Paese, “la sua integrità territoriale e il ritorno sicuro dei rifugiati”. A tal proposito monsignor Auza ha voluto ribadire che il Vaticano continua a partecipare alle richieste di finanziamenti a sostegno dei rifugiati e dei Paesi ospitanti, in particolare Giordania, Libano, Iraq, Turchia ed Egitto.

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