Referendum Lombardia e Veneto: mons. Santoro (Cei), “nostro obiettivo non è spezzettarci in tante regioni”. “Mezzogiorno risorsa per tutta l’Italia”

“Il nostro obiettivo non è quello di spezzettarci in tante regioni”. Lo ha detto mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione dell’appuntamento ecclesiale – 48ª edizione -, che si aprirà giovedì prossimo, 26 ottobre, a Cagliari (fino al 29 ottobre) con il videomessaggio di Papa Francesco. Interpellato in merito al referendum in Veneto e in Lombardia, e sull’eventuale rischio che si crei un’Italia a due velocità, con ripercussioni sul rilancio del Mezzogiorno, Santoro ha precisato: “È giusto che certe attribuzioni vengano date alle Regioni, ma è importante che la struttura del Paese rimanga unitaria”. Uno degli intenti della Settimana sociale, ha spiegato il vescovo, è proprio di “aprire al Mezzogiorno come risorsa per tutta l’Italia, e non alla frammentazione”, di “evidenziare l’importanza del Mezzogiorno come risorsa per tutti”. Il che significa, ha spiegato Santoro, “anche approfondire il rapporto con il Mediterraneo, procedendo in una direzione diversa dai localismi”. Un rapporto, quello del Mezzogiorno con il Mediterraneo, cruciale “non solo a livello economico e commerciale, ma anche a livello culturale”, ha puntualizzato il presule. Altro orizzonte essenziale per la prossima Settimana sociale è l’Europa: “Il punto di partenza sono i volti delle persone, soprattutto quelli dei giovani, l’orizzonte è quello unitario dell’Italia, del Mediterraneo e dell’Europa”.

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