Papa Francesco: a Theophilos III, “progredire nel cammino verso la piena unità tra di noi”

“Progredire nel cammino verso la piena unità tra di noi”. Si è conclusa con questo invito l’udienza concessa oggi dal Papa a Sua Beatitudine Theophilos III, patriarca greco ortodosso di Gerusalemme. “So bene che alcune ferite del passato continuano a lasciare segni nella memoria di tanti”, ha ammesso Francesco: “Non è possibile cambiare la storia, ma, senza dimenticare le gravi mancanze di carità compiute durante i secoli, volgiamo insieme lo sguardo a un futuro di riconciliazione piena e di comunione fraterna e diamoci da fare ora, come il Signore desidera. Non farlo sarebbe la colpa più grave di oggi, sarebbe disattendere il pressante invito di Cristo e i segni dei tempi, che lo Spirito semina nel cammino della Chiesa”. “Animati dallo stesso Spirito, non lasciamo che i ricordi di epoche caratterizzate da reciproco silenzio o da scambi vicendevoli di accuse, le difficoltà del presente e l’incertezza del futuro ci impediscano di camminare insieme verso la visibile unità, di pregare insieme e di operare insieme per l’annuncio del Vangelo e a servizio di chi si trova nel bisogno”, l’esortazione del Papa: “Anche il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi, che prosegue e al quale il patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme partecipa in maniera attiva e costruttiva, è in questo senso un segno di speranza, che ci conforta lungo il cammino”. “Come sarebbe bello dire dei cattolici e degli ortodossi che vivono a Gerusalemme quello che l’evangelista Luca disse della prima comunità cristiana: ‘Tutti i credenti stavano insieme, un cuore solo e un’anima sola’”, ha concluso Francesco.

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